mercoledì 14 maggio 2014

Domande aperte di Economia dei Gruppi Aziendali (post lezione - Parte II)

Prova a rispondere alle domande del docente, come fossi all'esame (scritto o orale), oppure poni tu domande ai tuoi colleghi e/o al docente. 

260 commenti:

  1. I commenti finora pubblicati hanno intasato il post "Domande aperte di Economia dei Gruppi Aziendali (post lezione)". Purtroppo, molti dei commenti che ho inserito questa mattina non sono stati pubblicati. Per tale motivo ho attivato questo ulteriore post.

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  2. Sei il CEO di Geox, quali possono essere i motivi economici che ti portano a acquisire Actelios?

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    1. Operando in settori diversi, il CEO di Geox potrebbe voler diversificare al fine di : rispondere in modo più efficace ai cambiamenti aziendali; diversificare il rischio per aree di attività o raggiungere economie di scopo

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    2. Geox opera nel settore delle calzature, un settore dove il numero di concorrenti diventa sempre più elevato di anno in anno, ed inoltre un settore che sarebbe tra i primi ad entrare in crisi in caso di riduzione della possibilità di spesa da parte dei consumatori (ad esempio in caso di crisi economica del Paese). Actelios al contrario, concentra prevalentemente le proprie attività sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, un settore non da molto attivo, dunque con la presenza di una pressione competitiva non eccessivamente elevata ed inoltre in continuo sviluppo. Con tal tipo di diversificazione non correlata, Geox potrebbe perciò compensare i cali di vendita nel settore delle calzature con i profitti realizzati in quello delle energie rinnovabili.

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    3. Bene Armenti; Molto Bene Graziano, anche se il gruppo Geox vendendo in tutto il mondo ha diversificato la sua attività per area geografica.

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    4. Actelios è una società che opera nella produzione di energia elettrica. L'acquisizione da parte di Geox consentirebbe delle sinergie sia di tipo operativo che degli investimenti, poichè va considerato che una delle attività su cui si basa l'attività di Actelios è il cosiddetto waste-to-energy, ossia la produzione di energia elettrica prevalentemente da rifiuti. L'acquisizione allo stesso tempo potrebbe consentire un miglioramento dell'immagine del marchio Geox, che sposerebbe il classico slogan "la scarpa che respira" a "un mondo che respira" tramite la produzione di energie rinnovabili. E' una partecipazione non strumentale al raggiungimento del fine di altre unità del gruppo, ma strumentale a quello del soggetto economico.

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  3. Sei il CEO di Geox, quali possono essere i motivi economici che ti portano ad acquisire Tod's?

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    1. Parliamo di una integrazione orizzontale dove può aumentare il potere contrattuale e si possono sfruttare economie di scala e di esperienza. In questo caso, entrambe le società producono scarpe e quindi Geox potrebbe sfruttare il know how di Tod's. Geox potrebbe sfruttare il fatto che Tod's vende in mercati di nicchia e quindi potrebbe entrare in nuovi mercati sfruttando il fatto che Tod's fa scarpe più di lusso. E poi ci sarebbe un risparmio nei costi di produzione ( dato che magari certe parti della scarpe sono in comune) e di distribuzione ( sempre in negozi di scarpe bisogna portare il prodotto!).

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    2. Credo che un'acquisizione da parte di Geox di Tod's sia, seppure conveniente apparentemente per via dello sfruttamento di economie di scale e di scopo e per le innumerevoli ragioni ,rischiosa se non troppo costosa.
      Il consumatore ha due immagini di prodotto distinte "Geox" e "Tod's", ho dei dubbi sul fatto che sia possibile creare un prodotto che coniughi le due filosofie societarie. Il rischio di tale acquisizione potrebbe essere rappresentato da una "perdita" di quota di mercato nonostante l'aumento del potere contrattuale e di un investimento elevato che non garantirebbe dei ritorni certi.

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  4. Qual è il motivo per cui Geox utilizza società controllate per commercializzare i suoi prodotti all'estero (vedi libro di testo)

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    1. Se una società controllata si trova in un paese con una pressione fiscale più bassa, è possibile che ciò avvenga per ridurre la pressione sulla Holding. Si configura quindi un dirottamento fiscale.

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    2. Uno dei possibili motivi potrebbe essere quello di ottenere vantaggi di natura finanziaria e fiscale. Se l'imposizione fiscale nel Paese della controllante eccede quella dei Paesi delle controllate è più convenitne dal punto di vista di tassazione fiscale. In questo modo il reddito generato dalle controllate è tassato nel loro Paese.

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    3. L'internazionalizzazione è facilitata dalla presenza di distinti soggetti giuridici? In che modo si realizza il dirottamento fiscale?

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    4. L'esercizio di un'attività da parte di un gruppo ha come effetto economico quello di facilitare l'internazionalizzazione. Riguardo al dirottamento fiscale, quando si ha un traferimento interno di materie, prodotti, servizi tra la holding e la controllata, viene creato un utile interno di gruppo condizionato dal prezzo interno di trasferimento, se la controllata si trova in un paese con bassa pressione fiscale, l'utile può essere dirottato verso la controllata per ridurre la pressione sulla Holding.

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    5. Sicuramente l'internazionalizzazione può essere favorita dalla costituzione o dall'acquisizione di unità giuridicamente distinte in quanto le società estere vengono riconosciute come proprie dal paese in cui sono localizzate e questo facilità i rapporti di partnership e l'integrazione con il territorio; questo permette al gruppo di adattarsi ai diversi paesi e di ottenere risultati migliori.
      Il dirottamento fiscale può avvenire ad esempio, nel caso in cui l'imposizione fiscale sia più elevata nel paese di residenza delle controllate, trasferendo fondi sotto forma di capitale di prestito, dalla controllante alle controllate, ed in questo modo si dà la possibilità a quest'ultime di dedurre gli interessi passivi sul prestito.
      viceversa, nel caso di imposizione fiscale più elevata nel paese di residenza della controllante, questa finanzierà con capitale di proprietà le controllate e poi quest'ultime trasferiranno alla prima fondi sotto forma di dividendi. In questo modo il reddito generato dalle controllate sarà tassato nel loro paese

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  5. Che forma di internazionalizzazione utilizza Geox (diretta, indiretta o IDE) (vedi libro di testo)?

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    1. Geox utilizza per internazionalizzarsi gli IDE, infatti controlla al 100% una serie di società estere per area geografica ( ad es. GEOX USA, Canada, Japan e Asia Pacific) che si occupano di commercializzare direttamente nei mercati esteri in cui operano i prodotti provenienti dalle unità del gruppo( ad esempio attraverso franchising o corner); in tal modo Geox ha un'elevata penetrazione in tutti i mercati a livello mondiale.

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    2. Molto Bene con riferimento alle società che producono nei paesi dell'Est...Le commerciali non hanno (es. Geox USA) stabilimenti produttivi

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  6. Sei il CEO di una società con struttura multidivisionale e vuoi controllare meglio i risultati dei manager divisionali. Cosa fai?

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    1. Effettuo la societarizzazione, cioè attribuisco distinta soggettività giuridica alle divisioni; in questo modo ciascuna divisione( società) dovrà redigere un bilancio d'esercizio e quindi i manager saranno responsabilizzati sui risultati di quella società.

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    2. Aggiungo che sarebbe conveniente incentivare l'operato dei manager con azioni stock option per aumentarne ancora di più l'efficienza.

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  7. Nella slide 167, perché si passa da una società con struttura multidivisionale ad un gruppo di società?

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    1. Per poter delegare l'esercizio del potere decisionale alla SUB H Beta e SUB H Gamma in modo da gestire al meglio la pluralità di interessi coinvolti.

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    2. La costituzione di più soggetti giuridici favorisce il processo della delega decisionale, si riduce il rischio e si limita attraverso questa separazione dal resto delle attività, favorisce la responsabilizzazione dei soggetti preposti ai vari business rendendo più agevole la valutazione delle performance e quindi il controllo dei risultati, si ottengono vantaggi di natura finanziaria e fiscale, si raggiunge una maggiore flessibilità organizzativa in quanto consente al soggetto economico di regolare la presenza nei vari settori attraverso la compravendita di partecipazioni.

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    3. La decisione di passare da una struttura multidivisionale a un gruppo di società potrebbe nascere dalla volontà di separare, anche a livello di bilancio, i risultati delle varie divisioni. Può essere un modo per evitare che attività rischiose (che già si svolgono oppure che si vogliono intraprendere) possano influenzare i risultati economici delle altre unità. Inoltre così facendo si verranno a creare una pluralità si soggetti giuridici che interagiranno direttamente con gli stakeholders esterni.

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  8. Che analisi dobbiamo fare per individuare la presenza dell'attività di direzione e coordinamento (nel caso non sia espressa direttamente dalla controllata)?

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    1. Dobbiamo vedere se ci sono gli stessi amministratori tra società controllante e controllata e verificare gli scambi tra le due.

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    2. Analizzare le voci di bilancio circa le operazioni con parti correlate.

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  9. Con uqali fini si fa il consolidato fiscale?

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    1. Con il consolidato fiscale si possono ottenere dei vantaggi come : completa esclusione dal concorso alla formazione del reddito di gruppo dei dividendi distribuiti tra i soggetti che partecipano al consolidato; possibilità di trasferire beni tra le società del gruppo allocando in modo efficiente le risorse; possibilità di compensare debiti e crediti.

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  10. A che slide e arrivato?

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  11. Slide 135, quante aziende ci sono in Toro Assicurazioni se su quest'ultima De Agostini esercita attività di direzione e coordinamento?

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    1. Se De Agostini esercita attività di direzione e coordinamento su Toro Assicurazioni avremo un'unica azienda.

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    2. Avremo un'unica azienda se le controllate di Toro Assicurazioni non hanno caratteri di aziendalità e hanno quindi fini specifici correlati tra loro.

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    3. Se de Agostini esercita attività di direzione e coordinamento sul gruppo Toro Assicurazioni, allora quest'ultimo risulta essere un subsistema (facente parte di un gruppo più ampio) e dunque al suo interno avremo 0 aziende.

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  12. Quanti soggetti economici ci sono in una joint venture?

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    1. In una joint venture ci sono 2 soggetti economici, infatti è una società a controllo congiunto (non è prevista necessariamente una divisione del controllo al 50%, in quanto i ruoli dipendono dal contributo offerto dalle singole societá).

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    2. Dipende da quanti sono i soggetti coinvolti nella joint venture (possono anche essere più di 2) e dalla percentuale di partecipazione di ciascun soggetto alla joint venture stessa (non è detto infatti che tutti i soggetti partecipino in maniera paritetica).

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    3. Molto bene Cioli, i s.e. possono essere anche più di 2

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  13. In una joint venture ci sono 2 soggetti economici, infatti è una società a controllo congiunto (non è prevista necessariamente una divisione del controllo al 50%, in quanto i ruoli dipendono dal contributo offerto dalle singole societá).

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  14. La controllante deve informare circa l'eventuale attività di "direzione e cordinamento" svolta nei confronti delle controllate?

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    1. No, l'obbligo incombe nei confronti delle controllate soggette a tale attività

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    2. Aggiungo che a volte non si scrive, l'essere soggetti a direzione e coordinamento per tranquillizzare gli azionisti

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    3. Bene la domanda e la risposta di Marcolini. Tortora deve chiarire meglio

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  15. Perche'c'e' la tendenza da parte delle controllate a dichiarare di non subire l'attivita' di direzione e coordinamento da parte della holding?

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    1. Per evitare che gli stakeholder della controllata e soprattutto creditori e azionisti di minoranza possano temere espropriazioni in seguito a direttive imposte dalla holding.

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    3. Per non scoraggiare l'interesse di investitori nell'acquisto di partecipazioni. Un esempio a tal proposito è costituito dalla possibilità di trasferimento di utili della società controllata ad un'altra controllata, se la società in questione è effettivamente sottoposta a direzione e coordinamento della controllante.

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    4. Molto bene la domanda ed entrambe le risposte

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. Se una subholding è sottoposta ad attività di direzione e coordinamento da parte della holding di primo livello, possiamo dire con certezza che il gruppo controllato da tale subholding non sia un gruppo di imprese?

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    1. Si, se assumiamo (per semplicita') che essendo soggetta ad attivita' di direzione e coordinamento, la sub-holding non ha autonomia decisionale neanche a livello competitivo. Di conseguenza, non sono soddisfatti tutti gli attributi di aziendalita'.

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    2. No perchè se le controllate dalla subholding hanno caratteri di aziendalitá avremo un gruppo di imprese.

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    3. Bella domanda! Molto bene la risposta di Armenti

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  18. Se un gruppo presenta tre sistemi compiuti, ci saranno sicuramente anche tre aziende?

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    1. Dipende. Bisogna sempre valutare i requisiti di aziendalità delle unità nel gruppo, con particolare tensione all'individuazione di autonomia decisionale. Se nel gruppo di tre sistemi compiuti, uno dei tre esercita direzione e coordinamento sulle altre due si parlerà sempre di una sola azienda.

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    2. dipende, nel caso in cui gli organi di gestione dei sistemi compiuti presentano un grado di autonomia decisionale almeno a livello competitivo allora avremo tre aziende altrimenti no.

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    3. Molto bene la domanda e le due risposte

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  19. In merito alle motivazioni economiche che spingono verso l' aggregazione economica di attivita' che hanno ad oggetto la produzione o la commercializzazione di nuovi prodotti quando si puo' affermare che si realizza un' economia di scopo?

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    1. Possiamo affermare che un'economia di scopo si realizza nel momento in cui alcune funzioni aziendali possono essere accentrate, come ad esempio quelle relative alla finanza, nonostante la forte diversificazione.

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    2. Le economie di scopo si originano in differenti situazioni:
      se la produzione congiunta di due beni consente l'utilizzo completo di risorse materiali che rimarrebbero sottoutilizzate;
      se un determinato processo produttivo realizza congiuntamente due o più prodotti;se
      le conoscenze produttive sviluppate da un'impresa o anche l'immagine conquistata per un certo prodotto risultano utilizzabili vantaggiosamente per altri tipi di prodotti

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  20. Quali sono i principali motivi che spingono una S.p.a. a trasformarsi in una S.r.l.?

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    1. La trasformazione di una SPA in SRL puo' avere come obiettivo di fondo quello di tramutare il modello societario della SPA in un altro, particolarmente elastico, che consenta di valorizzare i profili di carattere personale. Inoltre potrebbe essere decisa la trasformazione per consentire l'ingresso di un socio d' opera, cioe' di colui che svolge la propria attivita' lavorativa (manuale o intellettuale) a favore della societa'. Infine, una SPA ha l' obbligo di trasformarsi in SRL quando il suo capitale si e' ridotto al di sotto del minimo legale previsto dalle legge.

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    2. I motivi che spingono una Spa in S.r.l potrebbero essere:
      -riduzione del fatturato;
      - crisi di liquidità;
      -necessità di adeguare la struttura societaria alla crescita produttiva;

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  21. In che modo si può verificare se il fine di una società controllata é correlato a quello di altre unità dell'aggregato?

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  22. Bisognerebbe analizzare gli effetti di se disminuisce l' unità oggetto di studio: nel caso il valore realizzato dell unità diminuisce il fine sarà probabilmente correlato; al contrario se non si producono effetti i fini saranno ritenuti diversi, non interdipendenti

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    1. Corretto, ma specificare meglio...così non è molto chiaro

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  23. un'unità produttiva che ha come fine il perseguimento dell'economicità del gruppo è da considerarsi una partecipazione strumentale al raggiungimento del fine di altre unità del gruppo?

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    1. Se intendi per partecipazione una partecipazione strategica allora la risposta è dipende. Se l'unità produttiva in questione è in grado di raggiungere il fine specifico che il s.e gli ha assegnato (in questo caso di operare in funzione dell'economicità del gruppo) allora si.

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    2. Per parlare di partecipazione strategica, l'unità deve presentare un fine specifico strumentale al raggiungimento del fine di altre unità del gruppo, o del fine specifico del soggetto economico (che consiste nel fine generico del gruppo). Come detto anche da Marcolini, in questo caso la partecipazione è strategica.

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  24. Il partecipogramma del gruppo Geox è obsoleto?

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    1. A mio avviso la struttura di partecipazioni di Geox non sembrerebbe obsoleta. Pur operando su più mercati, è una multinazionale monoprodotto (pertanto non si potrebbe coerentemente passare alla struttura di partecipazioni complessa di gruppi a livelli successivi di aggruppamento per settori di attività) ed inoltre il prodotto trattato è standardizzato e quindi non necessita di adattamenti ai diversi mercati (non sembra quindi logico passare ad una struttura di partecipazioni per area geografica) ed infatti Geox attua una strategia globale per cui una struttura delle partecipazioni semplice a pettine le permette di controllare direttamente le unità produttive dei vari paesi accentrando gran parte delle decisioni strategiche e lasciare alle unità produttive controllate, solo l'applicazione delle strategie competitive da lei stessa approvate.Infatti con la struttura organizzativa funzionale da lei adottata (che ricordiamo, deve essere coerente con la struttura partecipativa), Geox Spa riesce a garantire elevati standard qualitativi in tutti i Paesi e un'ottima copertura commerciale del mercato globale anche per quanto riguarda i servizi offerti ai clienti e il controllo e l'allestimento dei franchising sparsi nel mondo.
      In effetti va precisato che la struttura funzionale, e di conseguenza la struttura di partecipazioni semplice a pettine, entra in crisi quando aumentano la complessità e le dimensioni perché si diversifica o perché aumentano le aree geografiche da coprire e a cui adattarsi e non sembrerebbe questo il caso del gruppo Geox.

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  25. Cosa implica il controllo di società offshore? È una pratica illegale?

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  26. La società off-shore è una società registrata in base alle leggi di uno stato estero, ma che conduce la propria attività al di fuori della giurisdizione in cui è registrata. Il suo controllo permette di proteggere l’identità degli azionisti, oltre che ridurre in qualche modo la pressione fiscale di altri paesi.
    Tale condotta, pur essendo assolutamente legale, non è considerata etica, da un punto di vista politico, se attuata da un rappresentante delle istituzioni dello Stato, che nasconde le sue proprietà, sotto lo schermo della società off-shore.

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  27. Scusi prof, in riferimento alla domanda di Alessandro Marcolini del 15 maggio 2014 ore 15:16, ci sono delle cose che, a questo punto, credo di non aver capito bene... Se si assume per semplicità che la sub-h è diretta e coordinata dalla holding e assumendo altresì che l'attività di direzione e coordinamento da parte della H sia completa e che quindi la sub-H non abbia autonomia decisionale a livello competitivo, non sarebbe giusto affermare che le unità dirette dalla sub H, pur nel caso avessero i requisiti dei sistemi compiuti, non possano essere classificate come aziende in quanto mancando autonomia decisionale a livello competitivo alla loro controllante, non è possibile che detta autonomia sia assegnata alle controllate stesse, e che quindi in questo caso ci troviamo di fronte ad un'impresa gruppo??? La ringrazio anticipatamente per la chiarificazione di questo dubbio.

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    1. La holding H può decidere di accentrare tutte le strategie della Sub-h (talvolta semplice scatola cinese) ma di delegare alle controllate della sub-h stessa le strategie competitive!

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    2. ahhh è vero!!! mi mancava un passaggio, Grazie mille!

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    3. Certo, quindi in ottica project work, se abbiamo una sub-h diretta e coordinata da una holding di primo livello, non dobbiamo dare per scontato che questa accentri tutti e tre i livelli strategici?

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    4. No non dobbiamo darlo per scontato perchè se le controllate hanno autonomia decisionale almeno a livello competitivo avremo un gruppi di imprese sempre che siano anche un sistema compiuto.

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  28. Che differenza c'è tra la mappa a pagina 161 e la mappa a pagina 162?

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    1. Nella prima mappa strategica avremo un'unica impresa in quanto le divisioni non presentano caratteri di aziendalità.
      Nella seconda mappa invece avremo un gruppo di imprese.

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    2. Nella mappa di pagina 161 si ha una struttura multidivisionale con un unico bilancio, abbiamo un unico soggetto giuridico, quindi un'unica entità legale. I corporate managers stanno nella holding, i divisional managers sono responsabili dei centri di profitto e i functional managers sono responsabili delle aree funzionali.
      Nella mappa di pagina 162, la holding fa direzione e coordinamento e delega le strategie competitive alle controllate perchè il centro decisionale sta nelle controllate. Ogni divisione appartiene a un soggetto giuridico e avremo 5 bilanci separati: 4 delle società più il consolidato.

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    3. x Armenti. Attenzione non è detto che le divisioni della slide 161 non abbiano i caratteri di aziendalità. Potrebbe essere un gruppo di imprese con soggettività giuridica condivisa. Nella 162 se i business delle divisioni sono correlati vi è un impresa gruppo con soggettività giuridica suddivisa.
      x Olivieri. non chiara la descrizione della slide 162

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  29. Perché può esserci differenza tra il valore dell'entità economica esercitata da una pluralità di soggetti giuridici e il valore dell'entità economica esercitata da un unico soggetto giuridico?

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    1. Perché scegliere di costituire un gruppo di società o scegliere di costituire un solo soggetto giuridico può portare dei benefici a seconda della configurazione scelta: ad esempio nel passaggio da un gruppo di società ad una società multidivisionale vengono abbattuti i costi di struttura e dunque il valore dell'entità economica esercitata da una pluralità di soggetti giuridici è minore del valore dell'entità economica esercitata da un unico soggetto giuridico

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  30. All'interno del gruppo quali unità produttive possono qualificarsi come azienda?

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    1. Possono qualificarsi azienda le unitá produttive che hanno un fine specifico non correlato alle altre, sono oggettivamente durevoli e che hanno autonomia decisionale almeno a livello competitivo.

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    2. Possono essere qualificate aziende tutte quelle unità produttive che: hanno un fine specifico non correlato a quello di altre unità, sono oggettivamente durevoli (ovvero sarebbero capaci di sopravvivere anche nel caso in cui non dovessero più far parte del gruppo), e infine sono dotate di autonomia decisionale almeno a livello competitivo.

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    3. @Margherita: Dunque "oggettivamente durevole" significa avere una autonoma capacità di autoalimentare i processi produttivi!

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    4. Le unità dotate di:
      1)economicità(utilizzo efficiente ed efficace delle risorse
      per ottenere prodotti finiti con un valore superiore a
      quello dei fattori impiegati creazione del valore);
      2)durabilità(attività destinata a sopravvivere
      e perdurare nel futuro);
      3)autononia(indipendenza nello svolgere
      l‟attività produttiva nelle decisioni di
      gestione);

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  31. All'interno del gruppo, le unità produttive per qualificarsi come azienda devono presentare i tre caratteri di aziendalita'

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  32. In che cosa consistono le imperfezioni del mercato? E con che tipo di scelta si potrebbe provare ad eliminarle?

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    1. Le imperfezioni del mercato (ad esempio scarsità di informazioni, o opportunismo) sono le cause dei costi di transizione, cioè i costi sostenuti durante gli scambi, in termini di tempo e denaro sia per arrivare al contratto (costi ex-ante) che per farlo rispettare (costi ex-post). Per superare le inefficienze del mercato si possono internalizzare gli scambi, dirigendoli e coordinandoli, come avviene in un gruppo di società.

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    2. Aggiungerei alle imperfezioni del mercato i modelli di valutazione del top management ed i costi sospesi.
      Con questo mi riferisco in concreto ad un freno all'opportunismo manageriale, che difatti portò l'intero sistema economico-finanziario alla crisi. Gli strumenti da utilizzare sono sicuramente di monitoraggio e di controllo, nonchè strutture efficaci di risk management. Questo evita di conseguenza anche eventuali sopravvalutazioni di mercato e i rischi riguardanti soprattutto le strutture di gruppo piramidali.

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  33. Scusate il prof ha detto di rispondere in 3 righe dato che in questo esame no conta lo sforzo di memoria, ma il fatto di aver capito la materia in modo di applicarla alla pratica, vi potete attenere a fare risposte precise e coincise

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    1. Grazie Anonimo per la sottolineatura
      Alcune volte sul blog si può pure sforare con il numero di righe...può essere d'aiuto a tutti... ma allo scritto chiarezza e sintesi

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  34. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  35. Nella slide 108, quando posso dire che la partecipazione di Mediobanca del 7,4% è una partecipazione di collegamento?

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    1. Manca la presunzione di collegamento (art2359). Bisogna comunque sempre andare a valutare se si verifica una delle circostanze individuate dallo IAS28 come ad esempio la rappresentanza nel CDA della collegata

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    2. E se fosse una partecipazione pari al 10%?

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    3. Se parliamo di quotata ci sarebbe presunzione di collegamento ma andrebbero in ogni caso verificate le circostanze dello IAS28

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    4. Occorre precisare che è necessario che ci sia la condizione di influenza notevole e non ci deve essere dominio

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  36. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  37. Cosa hanno in comune il gruppo Tronchetti Provera ed il gruppo Mediaset? Una fusione delle due società quali risultati potrebbe generare?

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  38. La struttura di tipo piramidale che rischi comporta? Può consentire al soggetto economico d'altra parte dei vantaggi?

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    1. una struttura piramidale vuol dire decidere di aprire il gruppo anche i public shareholders. La società che si trova alla fine è la società operativa, quella che produce redditi che derivano da attività e che si trasformano in dividendi.

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    2. La struttura piramidale può consentire al soggetto economico di ottenere dei vantaggi come ad esempio riuscire a controllare una società all' interno del gruppo con un investimento minimo. L'utilizzo di questa struttura però è stato limitato in alcuni paesi come l'America adottando un sistema di tassazione dei dividendi a livelli successivi.

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  39. La struttura piramidale consente la separazione tra proprietà e controllo, ed è quindi uno strumento utilizzato da alcuni soggetti economici per aumentare il potere di controllo sul gruppo a parità di mezzi investiti (permette cioè al soggetto economico di controllare, con un piccolo investimento di capitale nella società da lui controllata, un ingente quantitativo di mezzi materiali, immatriali e finanziari di pertinenza delle altre società controllate a cascata). Esiste pertanto un rischio di espropriazione per gli azionisti di minoranza, rovescio della medaglia dei benefici privati ricavabili dai controllori, e perciò in Italia è stato introdotto un disegno di legge (c.d Zanda) per cercare di frenare il fenomeno dei gruppi a struttura piramidale.

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  40. In riferimento alla slide n.205, è possibile calcolare la leva azionaria?

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    1. Si in quanto ho un gruppo di partecipazioni industriali che consolida tutte le società

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    2. dipende, se la holding inserisce nel bilancio di consolidamento tutte le società allora si può calcolare la leva azionaria altrimenti non si può calcolare. In questo caso non dovrebbe fare un bilancio di consolidamento e quindi non si può calcolare la leva azionaria

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    3. Si può calcolare quando GPI consolida tutte società, quindi quando Telecom è consolidata da Olimpia che a sua volta è cosolidata da PIRELLI, consilidata poi da Camfin consokidata infine da GPI. Se non si ha il bilancio consolidato sul gruppo, non si hanno informazioni sul PN messo dal primo azionista e su quello messo dai terzi. Risulta in questo caso molto complesso calcolarla.

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  41. Il valore creato dalla singola unità produttiva del gruppo viene sempre rappresentato nel documento contabile della medesima?

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    1. In ragione della politica di trasferimento dei redditi decisa dal soggetto economico il valore creato dalla singola unità produttiva del gruppo potrebbe trovare espressione nei bilanci delle altre consociate, infatti nel gruppo il reddito espresso nei bilanci delle singole unità potrebbe derivare da una ripartizione del valore complessivo creato dall aggregato per volere del soggetto economico.

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  42. Che vantaggio ottiene il soggetto economico (che intende sfruttare la leva azionaria) dalla costituzione di subholding all'interno di un gruppo piramidale?

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    1. Il soggetto economico che intende sfruttare la leva azionaria decide di costituire una sub-holding poichè attraverso tale costituzione si andrà sicuramente a ridurre le spese e le responsabilità di quest' ultimo a scapito degli azionisti di minoranza della sub-holding (che mettono capitale).

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    2. Partendo da un investimento irrisorio è possibile, mediante la costituzione a catena di società di cui si detiene di volta in volta il controllo e lasciando spazio alle minoranze, incrementare il capitale esclusivamente con apporti di capitale di terzi. In tal modo il S.E. riuscirebbe a controllare tanto con poco.

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    3. Il soggetto economico creando una sub-holding può innanzitutto delegare a quest'ultima l'esercizio del controllo almeno a livello competitivo e poi nel caso della leva azionaria con un piccolo investimento può controllare tante società, costituendo una struttura piramidale, fino ad arrivare a controllare l'ultima della catena ( società operativa); in quest'ultima i dividendi che potrà ottenere sono bassi tuttavia ciò che interessa è averne il controllo e perché no se no ci sono minoranze sarà più facile espropriarle ( soprattutto se quotate).

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  43. Qual'è la differenza tra gruppi a livelli successivi di aggruppamento e gruppi piramidali?

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    1. La differenza tra gruppi a livelli successivi di aggruppamento e gruppi piramidali è che si può avere un gruppo che presenta diversi livelli di sub holding controllate al 100% dalla holding, senza nessuno sfruttamento della leva azionaria, prerogativa dei gruppi piramidali.

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  44. Risposte
    1. Si consolida quando c'é controllo, purchè si tratti di controllo esclusivo. Per esempio in caso di patto di sindacato se più soggetti economici controllano congiuntamente non consolida nessuno.

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  45. Per il calcolo della leva azionaria il patrimonio della capogruppo deve essere ricavato dal bilancio separato di tale società o dal consolidato?

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    1. Nel bilancio consolidato, che è l'unico strumento che ci permette di calcolare la leva azionaria

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    2. Per il calcolo della leva azionaria il patrimonio deve essere ricavato necessariamente dal bilancio consolidato in quanto contiene la distinzione tra il patrimonio netto della capogruppo e il patrimonio netto di terzi. Inoltre per calcolare la leva azionaria è necessario che la capogruppo consolida tutta la catena piramidale controllata e per fare ciò non devono esserci, ad esempio, patti di sindacato che derogano l'obbligo di consolidamento.

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  46. Nella slide 204 qual è il cash flow rights che il soggetto economico possiede nella Firm B?

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  47. Risposte
    1. una società "vuota" utilizzata esclusivamente per arrivare a controllare un numero elevato di società con un investimento minimo di risorse. si tratta di una società controllata dove l'attivo è rappresentato esclusivamente dalla partecipazione in un altra società controllata e dove il cda si trova ad avere esclusivamente un valore legale. è la soluzione utilizzata nei gruppi piramidali per garantire al soggetto econonico a monte il controllo sulle società operative a valle

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    2. E' un meccanismo finanziario in cui la holding è controllata da una finanziaria, che a sua volta fa capo a una terza società, la quale fa riferimento a un' altra e così via. Nei passaggi dalla base al vertice del gruppo piramidale il capitale necessario per detenere il controllo diventa sempre più piccolo, e la diluizione dell' impegno patrimoniale agisce come una leva finanziaria, in modo che con un limitato apportodi capitale di rischio è possibile governare società molto grandi.

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    3. Sono i gruppi piramidali ad esser costituiti da scatole cinesi, ovvero società le cui attività risultano essere costituite in gran parte da partecipazioni in un'altra società. Procedendo verso la base della piramide, la sequenza si scatole lascia il posto alle società operative, ovvero società le cui attività sono di origine reale, commerciale, e i cui redditi dunque, possono esser distribuiti sotto forma di dividendi.

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    4. è una società finanziaria al cui interno troviamo partecipazioni in altre società. Le scatole cinesi sono spesso sfruttate nei gruppi piramidali dato che consentono al vertice della piramide di avere il controllo detenedo solo una piccola parte del capitale, sfruttando al massimo la leva azionaria.Queste società vanno a creare una catena, maggiore è il numero di anelli e maggiore sarà il capitale controllato dal vertice. Alcune volte queste società non hanno nemmeno dei dipendenti.

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    5. E' un sistema in cui ad esempio la società A (manovrata da un soggetto economico) può ordinare a B di acquistare una quota di maggioranza di un'altra ipotetica società C per riuscire a controllare anche quest'ultima. Con questo sistema, il soggetto economico può quindi arrivare a controllare un numero elevato di società, grazie alle quali può assicurarsi un forte potere economico con un basso investimento iniziale.

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  48. Risposte
    1. Si nel caso in cui si rilevano perdite nelle controllate aperte a minoranze; potrebbe essere un campanello di allarme in quanto potrebbe essere il risultato di operazioni che hanno danneggiato le minoranze

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    2. Sicuramente, tuttavia quando a fronte di un ROE di terzi negativo si ha un ROE della capogruppo positivo ci può essere la possibilità che la stessa holding si sia resa protagonista di esproprio di ricchezza a danno delle minoranze.

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    3. si, inoltre, se troviamo un Roe positivo nella capogruppo potrebbe darsi che quest'ultima abbia spostato i risultati negativi in una controllata in cui ci sono delle minoranze per danneggiarle a proprio vantaggio.

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  49. L'orientamento strategico di fondo è parte delle strategie invisibili?

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    1. Si, in quanto rappresenta l'identità profonda dell'impresa ovvero la parte invisibile e nascosta del disegno strategico. Esso riguarda i fini e gli obiettivi di fondo, l'ambito di attività e la filosofia organizzativa e gestionale.

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    2. Si, lo troviamo riassunto nella mission, ci dice cosa fa l'azienda, perchè lo fa e come lo fa. Per esempio: come migliorare la salute della collettività, oppure come massimizzare il valore dell'azionista...

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    3. L' osf è la strategia invisibile caratterizzante l' impresa. Dice infatti in cosa consiste la vocazione imprenditoriale, i fini e gli obiettivi di fondo e la filosofia alla base delle scelte organizzative e gestionali.

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  50. L'efficacia strategica porta sempre alla durabilità aziendale?

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    1. No, l'efficacia strategia è il presupposto alla durabilità aziendale ma non è sufficiente in quanto è necessaria anche efficienza operativa. Infatti non solo l'impresa deve essere in grado individuare i bisogni dei consumatori e soddisfarli, ma anche di farlo nel modo giusto in modo tale da creare valore sostenibile per tutti i soggetti coinvolti.

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    2. L' efficacia strategica si raggiunge quando le attese e le aspettative dei clienti sono adeguatamente soddisfatte. Fin tanto esiste questa condizione l' azienda perdura. Tuttavia l' ambiente circostante muta nel tempo, quindi deve esserci una continua innovazione affinché i concorrenti non sappiano soddisfare i bisogni in un modo migliore.

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    3. No, per far si che si abbia durabilità aziendale ci deve essere economicità, ossia una pemanente tensione all'efficienza strategia e all'efficacia operativa. Naturalmente l'assenza di una efficacia strategica porta ad un elevata inefficacia aziendale (esempio general motors e ford)

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    4. L'efficacia strategica è condizione sicuramente necessaria per garantire la durabilità aziendale e potrebbe essere anche sufficiente fintanto che non ci sono concorrenti in grado di soddisfare meglio i bisogni dei consumatori. Non appena emergono dei concorrenti allora efficacia strategica ed efficienza operativa divengono un binomio inscindibile.

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    5. Ottimo Nardocci...Fava e Lelj attenzione, c'è anche l'efficienza operativa...posso soddisfare i bisogni meglio di chiunque altro, ma se il valore dell'input supera quello dell'output, a causa dell'inefficienza operativa, non c'è durabilità. De Bonis attenzione, efficacia (non efficienza) strategica e efficienza (non efficacia) operativa

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  51. è più semplice risolvere problemi connessi all'inefficacia strategica o all'inefficienza operativa?

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    1. sicuramente problemi di inefficienza operativa, perché è sicuramente più facile risolvere un problema legato al modo piuttosto che un problema legato all'individuazione della cosa giusta

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    2. è più semplice risolvere problemi di efficienza operativa, ossia problemi legati al saper soddisfare nel modo migliore i bisogni del clienti, piuttosto che problemi di efficacia strategica, l'efficacia strategica presuppone infatti una mission chiara e che non si risolva essenzialmente nella soddisfazione degli shareholders. La chiarezza della mission è inoltra il presupposto anche dell'efficienza operativa, si capisce quindi come la mancanza della stessa generi problemi su più fronti.

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    3. è più semplice risolvere i problemi legati all'inefficienza operativa, in quanto risolvere i problemi di efficacia strategica ovvero quei problemi legati all'incapacità di soddisfare i bisogni dei consumatori producendo prodotti che incontrino le loro attese, è molto più è molto più complesso. ad esempio negli anni 20 il gruppo ford il cui fine era rendere l'automobile un prodotto accessibile a tutti, produceva il modello T di colore nero in quanto meno costoso.Quando tutti avevano questo modello, i clienti che potevano avere di più cominciavano ad avere bisogni diversi. Ford fin quando non vi erano concorrenti sul mercato, riusciva a soddisfare le esigenze dei consumatori, tuttavia quando è entrato General Motors le cose sono cambiate. GM prendendo in considerazione i bisogni che vi erano sul mercato, anche se a costi più elevati di quelli sostenuti da Ford, iniziò a produrre automobili, riuscendo a catturare una fetta di mercato. Ford stava arrivando al fallimento proprio perchè non era più efficace dal punto di vita strategico

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    4. Molto bene tutti...ottima la sintesi di Messina su quanto detto a lezione

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  52. Nella slide 159 quante imprese ho all'interno del gruppo Fininvest SPA?

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    1. una, Milan Spa perché Fininvest ha il 100%invece le altre società hanno il 50,1% il 35% o il 39% .

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    2. Attenzione!
      Olivieri, non è corretto dire Gruppo Fininvest SpA, ma gruppo Fininvest...SpA fa riferimento alla società
      Di Fazio, non sono le percentuali ad essere rilevanti della definizione del concetto di impresa

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  53. Perché i gruppi a struttura piramidale sono interessati a non manifestare l'esistenza di attività di direzione e coordinamento al proprio interno?

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    1. Per far comprendere al mercato azionario che non è una struttura debole, chi sta al vertice non indirizza le politiche gestionali e finanziarie e quindi non ci sono problemi legati alla teoria dell'agenzia. In questo modo gli investitori saranno più propensi ad investire.

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    2. In maniera tale da non scoraggiare potenziali investitori che vogliano diventare azionisti della società. In questo modo si mostra all' esterno una capacità autonoma da parte della società di controllare la propria attività senza l'indirizzamento e l'influenza della controllante.

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    3. Molto bene...l'argomento andrebbe ulteriormente approfondito, ma a lezione non ne abbiamo parlato essendo un tema trattato in finanza e governance dei gruppi

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  54. In che modo attraverso una sub holding una holding può controllare una società investendo meno capitale?

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    1. Mediante l'ingresso di minoranze nella sub holding che, apportando capitale proprio, diminuiscano conseguentemente la necessità di elevati conferimenti di mezzi finanziari da parte dalla holding. E' possibile comprendere quanto elevata sia la separazione tra proprietà e controllo che si viene a verificare, procedendo con il calcolo della leva azionaria: PN del gruppo/PN della capogruppo: più aumenta il rapporto, minore risulta essere l'impiego di capitale della holding a parità di mezzi propri messi complessivamente a disposizione del gruppo.

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  55. differenza fra leva finanziaria e leva azionaria

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    1. La leva finanziaria misura l'indebitamento di un'azienda, e con riferimento a un dato investimento è pari al rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto.
      La leva azionaria misura la separazione della proprietà dal controllo ed è uguale al rapporto tra il PN del gruppo e il PN della capogruppo (leva azionaria capogruppo)

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    2. La misura della separazione della proprieta'dal controllo viene operata attraverso la leva azionaria della capogruppo. E'utilizzata per approfondire l'analisi economica del gruppo attraverso il ROE di gruppo, di capogruppo e di terzi ed esprime in termini percentuali, la capacita' della capogruppo di poter usufruire a suo vantaggio del capitale delle controllate;
      La leva finanziaria e' un indicatore utilizzato per misurare l' indebitamento di un'azienda, tale termine e' utilizzato con riferimento a un dato investimento o attivita' e denota il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto di un' impresa.

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  56. A cosa ci riferiamo quando parliamo di conflitto di interesse all'interno dei gruppi piramidali?

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    1. Il conflitto di interesse nei gruppi piramidali nasce fondamentalmente in presenza di una separazione tra proprietà e controllo, che si verifica spessissimo quando sono presenti minoranze con differenti interessi nel gruppo (caratteristica peculiare dei gruppi piramidali); questo conflitto costituisce un ostacolo per gli investitori, dato l'alto indebitamento tipico di questi gruppi (come ad esempio per il gruppo Marco Tronchetti Provera quando Olimpia e Telecom costituivano partecipazioni di minoranza).

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    2. Nei gruppi convergono tre tipi d'interesse: della holding, delle controllate e del gruppo nel suo insieme. Conflitti si generano quando il soddisfacimento di uno di questi interessi comporta la lesione di un altro. Nel caso specifico dei gruppi piramidali, potrebbe aversi conflitto ad esempio tra l'interesse delle minoranze di A (controllata al 16%) e quello della holding, se quest'ultima decidesse di trasferire gli utili di A nella società B (controllata al 52%), al fine di incassare di più sui flussi di cassa prodotti.

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  57. Gli accordi (patti) parasociali rientrano tra gli strumenti equity o non equity formali?

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    1. Gli accordi parasociali rientrano tra gli strumenti non equity formali così come la creazione di un comitato, il controllo contrattuale e i vincoli contrattuali posti all'esercizio del diritto di voto. A differenza degli altri strumenti non equity formali che ho appena citato, gli accordi parasociali possono essere più precisamente considerati come strumenti di controllo equity/contrattuali, in quanto si arriva al controllo patrimoniale attraverso degli accordi che vengono fissati contrattualmente.

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  58. Nei gruppi patrimoniali la strumentalità dei fini specifici genera l'effetto sistema?

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  59. Nei gruppi patrimoniali la strumentalità dei fini specifici genera l'effetto sistema?

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    1. Nei gruppi patrimoniali l'effetto sistema è nullo o marginale, in quanto la capogruppo si limita a gestire le partecipazioni sulla base di valutazioni puramente economiche,senza intervenire nella gestione delle controllate.

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